Il ruolo della Guida per Dante

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Nella sua opera più famosa, la “Divina Commedia”, Dante è sempre accompagnato da una Guida che svolge un ruolo fondamentale per la sua evoluzione.

La “Divina Commedia” è costituita da tre cantiche: “Inferno”, “Purgatorio” e “Paradiso”.

Nelle prime due cantiche, “Inferno” e “Purgatorio”, la Guida è un poeta: Virgilio. Dante lo considera un maestro, un punto di riferimento culturale e intellettuale.

Dante è accompagnato quindi da una figura che lo conduce sul piano della mente. 

Nel “Paradiso”, invece la Guida di Dante è la donna amata: Beatrice.

Questa figura luminosa e aggraziata per Dante rappresenta l’Amore, colei che conduce attraverso il cuore. 

Per Dante risulta fondamentale essere affiancato da una Guida per compiere il proprio  percorso di elevazione spirituale. 

Secondo gli insegnamenti akashici condivisi da Leandro, ciascuno può attivare, in modo consapevole, la connessione con le proprie Guide.

Riceverà così il giusto sostegno nella propria evoluzione spirituale. 

L’obiettivo di questo articolo è di evidenziare che molti aspetti della poesia di Dante possono essere collegati agli insegnamenti akashici che sono all’interno di questo Blog e del portale akashaawareness.com.

L’ambiente in cui conduce la Guida

Nella prima parte del suo percorso Dante si lascia guidare dalla mente e solo dopo,  elevando il suo spirito, arriva a farsi guidare dal cuore.

Non a caso le prime due cantiche sono ambientate sulla terra, mentre la terza è ambientata in cielo.

Con Virgilio, Dante rimane con i piedi ben poggiati per terra, mentre con Beatrice è in grado di elevarsi verso gli spazi infiniti e luminosi del cielo.

In “Inferno” e “Purgatorio” Dante si muove dapprima penetrando nel cuore della terra per arrivare fino al centro e poi, una volta uscito, verso il cielo, scalando una grande montagna.

Il penetrare all’interno della terra è simbolo dell’entrare dentro se stessi.

Entrare nella terra con le sue asperità e le sue ombre ti ricorda quando guardi a quei momenti del tuo vissuto che creano disagio e sofferenza.

La stessa “Divina Commedia” comincia in un momento di forte crisi per Dante: la sensazione di spaesamento che percepisce all’interno della “selva oscura”. 

La “selva oscura” è il luogo inospitale e buio dove si sono persi tutti i punti di riferimento, tutte le coordinate che consentono di vivere. 

Dante ritroverà delle nuove coordinate, grazie all’aiuto delle due Guide, Virgilio e Beatrice, in un lungo e graduale percorso che lo porta a salire sempre di più verso la Luce.

Il ruolo della Guida per Dante nell’insegnare la felicità

È molto interessante notare come l’essenza delle tre cantiche si ritrovi anche negli insegnamenti che Leandro condivide sulle tre chiavi della felicità: Accetta, Ringrazia, Ama. 

Nel procedere verso l’interno della terra, infatti, Dante non fa che accettare la propria condizione di uomo fragile.

Il percorso nell’Inferno lo porta a fare esperienza di una realtà specchio dove Dante comincia a prendere consapevolezza di sé e ad accettare le proprie fragilità. 

Scalando la montagna del Purgatorio Dante impara, invece, la gratitudine.

Qui comprende la fatica per ascendere, ma allo stesso tempo la soddisfazione che riceve nel vedere aumentare la Luce alzando lo sguardo sempre più verso l’orizzonte. 

Scalare una montagna aumenta la gratitudine che provi per l’esperienza che stai vivendo, se sei in grado di guardare oltre il disagio e la fatica.

Quando cammini in montagna il paesaggio cambia costantemente e più sali, più il tuo sguardo arriva lontano. Da qui nasce la gratitudine.

Infine, l’arrivo nel Paradiso, dove Dante si trova immerso nella Luce, costituisce l’esperienza più alta dell’Amore.

L’esperienza che Dante fa in Paradiso difficilmente può essere espressa a parole.

Di sicuro però, per come lo descrive, il Paradiso è un luogo di grande luminosità e commozione interiore.

Il ruolo della Guida per Dante: imparare a guardare la realtà con occhi nuovi

Tra la due Guide che accompagnano Dante, Virgilio è quella presente per più tempo.  

Grazie a lui Dante riceve sostegno e conforto, durante il proprio cammino, affinché non prevalga la paura di non farcela.

Per fare ciò Virgilio, all’inizio del percorso, avvisa Dante, riferendosi alle anime che incontrano nel loro cammino: “Non ti curar di loro, ma guarda e passa”. 

“Non ti curar di loro” è un invito che Virgilio rivolge a Dante per renderlo consapevole che nonostante l’empatia che può provare nei confronti di anime che stanno vivendo delle difficoltà, la responsabilità rimane sempre in capo a ciascuna di esse. 

Virgilio invita Dante a ritornare in sé e a non lasciarsi travolgere dal turbinio di emozioni che si genera nel contemplare la situazione di difficoltà altrui. 

Il vero compito di Dante rimane sempre quello di portare a termine il proprio percorso di crescita spirituale

Bisogna lasciare da parte il desiderio irrealizzabile di poter essere protagonista della crescita spirituale degli altri. 

Queste considerazioni sono contenute similmente negli insegnamenti di Leandro.

Tu sei responsabile della tua realtà al cento per cento e il potere di cambiarla è già dentro di te.

Il secondo invito, “Guarda”, richiama il concetto di realtà specchio.

Virgilio, dopo aver invitato Dante a osservare il principio della responsabilità personale di ciascuno, invita lo stesso Dante a “guardare”. 

Al monito delle prime parole, non deve seguire indifferenza, ma consapevolezza che la realtà che vede è uno specchio e come tale va osservata. 

Virgilio invita Dante a contemplare con attenzione ciò che gli si presenta davanti, ma subito dopo lo invita a “passare oltre”. 

Il verbo “Passa” indica il lasciare andare. Non nel senso di ignorare, bensì, una volta diventati più consapevoli, come invito a continuare il proprio cammino sulla Via dell’Amore.

“Passare oltre” significa continuare il proprio cammino di crescita interiore senza lasciarsi rallentare da ciò che, di apparentemente negativo, hai visto nella realtà che ti circonda.

Conclusione

Così come, nel suo ruolo, la Guida in Dante stimola con pazienza e dedizione a procedere nel proprio cammino di crescita spirituale, altrettanto puoi ricevere sostegno e stimolo dalle meditazioni che Leandro condivide.

Le Guide ti indicano come passare oltre, ovvero come trasmutare e lasciare andare quelle esperienze che la mente giudica come negative. 

Dalla prospettiva del cuore, tali esperienze sono proprio quelle da accettare, ringraziare e amare per poterti elevare verso la Luce, seguendo la Via dell’Amore, e per ritrovare la connessione con la tua Anima.

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