Leandro nei suoi insegnamenti ricorda che tutto accade in un istante. Come può questa consapevolezza riferirsi alla tua vita?
Come si può pensare che per quanto facciamo, pensiamo e diciamo, tutto possa essere racchiuso nel tempo di un battito di ciglia?
Ho ripensato più volte agli studi intrapresi in ambito filosofico. Gradualmente mi sono accorto che ci sono almeno tre espressioni di grandi filosofi del passato che possono contribuire a integrare questo insegnamento nella tua vita.
Vediamo di percorrere questo breve viaggio nella filosofia del passato procedendo in ordine cronologico.
Tutto accade in un istante: Platone
Il primo filosofo dal quale mi sono lasciato aiutare è un pensatore dell’antica Grecia vissuto cinque secoli prima di Cristo: Platone.
Platone affronta il tema del tempo in un dialogo intitolato “Timeo” dove tratta la tematica dell’origine dell’Universo.
In questo dialogo il tempo viene definito come “immagine mobile dell’eternità”.
Per meglio comprendere questa espressione puoi pensare all’eternità come qualcosa di immobile e di eternamente presente.
L’eternità rispetto allo scorrere del tempo è una sorta di istantanea, parola che infatti indica un attimo bloccato nel tempo, per esempio attraverso una fotografia.
Il fatto che il tempo sia un’immagine mobile significa che mostra in movimento qualcosa che in realtà è immobile.
Per Platone, poi, la parola “immagine” indica una copia della vera realtà.
La vera realtà rimane invisibile agli occhi e ai cinque sensi.
Si capisce, allora, come il tempo altro non sia che una copia parziale di qualcosa che di per sé sarebbe compatto e unitario (l’eterno presente).
Puoi immaginare il tempo come se fosse il filo srotolato di un unico gomitolo. Come uomini non si riesce a percepire il gomitolo e la sua interezza (l’eternità), ma si può solo percepire il filo, via via che si svolge (il tempo).
D’altronde questa idea del tempo come filo si ritrova anche in un mito greco. Il mito in questione si riferisce alle tre Moire, divinità che presiedono ai destini degli uomini, chiamate in latino Parche.
Anche in questo mito la vita dell’uomo, ovvero il tempo che gli è concesso per vivere viene visto come un filo che gradualmente viene srotolato. Quando l’anima lascia il corpo il filo viene infine reciso.
Tutto accade in un istante: Agostino d’Ippona
La seconda espressione da cui mi sono fatto aiutare per poter meglio integrare l’espressione “Tutto accade in un istante” è di Agostino d’Ippona.
Agostino d’Ippona è stato un filosofo e vescovo cristiano del IV secolo dell’era volgare.
Questo filosofo, noto anche come Sant’Agostino, definisce il tempo come “distensio animi”.
Questa espressione ci suggerisce che il tempo è un’estensione che si sviluppa all’interno della nostra anima.
Sant’Agostino pone l’attenzione su come il tempo sia una sorta di esigenza dell’uomo, un’idea che l’uomo deve sviluppare per poter vivere nel corpo in cui si è incarnato.
Attraverso questa espressione Sant’Agostino ci dice che il tempo si sviluppa e si estende dentro di noi, non esistendo al di fuori.
Anche in questo caso è come se il tempo fosse una distensione, uno svolgimento di qualcosa che, di per sé, è unitario, compatto, istantaneo.
Per capire meglio questo passaggio si può tornare all’immagine del gomitolo.
Il tempo esiste solo dentro la nostra anima, come un filo che occorre srotolare per uscire dal labirinto della propria esistenza.
Sono i limiti percettivi che ti inducono a svolgere il filo che, in realtà, appartiene a un unico grande avvolgimento su se stesso.
Tutto accade in un istante: Friedrich Wilhelm Nietzsche
L’ultimo autore da cui mi sono fatto aiutare è un pensatore del XIX secolo: Friedrich Wilhelm Nietzsche.
Il filosofo tedesco parla di “attimo immenso” definendolo come la condizione temporale in cui vive l’uomo consapevole della propria condizione.
Nietzsche definisce chi vive questa condizione come “Oltreuomo”, cioè uomo in grado di andare oltre i propri limiti.
Chi vive nella condizione di “Oltreuomo” è in grado di guardare al di là della propria individualità e materialità, di elevarsi sul piano della spiritualità in connessione con il Tutto.
L’immagine di “attimo immenso” dà l’idea che tutta l’’immensità dell’eternità sia racchiusa all’interno di un attimo, quindi in un istante.
Solo chi ha sviluppato una piena consapevolezza di sé può percepire questa idea apparentemente contraddittoria, dove l’attimo, puntuale e molto breve, diventa qualcosa di immenso e di eterno.
Attraverso questa espressione puoi cogliere, però, come nella sua vera essenza, la totalità del tempo, cioè l’eternità, possa essere percepita come un attimo.
Parlando di “attimo immenso” ci si riferisce a una connessione temporale con il Tutto che corrisponde alla connessione spaziale espressa dall’idea secondo cui “Tutto è uno”.
Conclusione
L’espressione “Tutto accade in un istante” è un invito a percepire l’unità del tempo e la sua corrispondenza con l’eternità.
Come uomini dotati di cinque sensi si tende a considerare il tempo nelle sue singole parti o manifestazioni. Così facendo si mantiene sempre una visione parziale.
Compito di ogni ricerca spirituale è quello di ritrovare l’unità anche nella dimensione del tempo, oltre che nello spazio.
Potrai percepire così l’eternità come qualcosa che si realizza in ogni istante della tua vita.
Riuscirai a percepire la tua vita come qualcosa che accade in un istante, un’esistenza collocata in un eterno presente.